Cinema,  Libri

Giù le mani da Harry Potter

Da ieri sera Italia 1 ha iniziato a proporre di nuovo la saga cinematografica di Harry Potter: ho riscoperto il piacere di rivedere i cartoni animati in diretta, ma per i film continuo a preferire i DVD, troppa pubblicità.
Comunque, è incredibile quante cavolate continuino a girare su questa storia appassionante, ormai entrata nel novero dei classici: sono ricomparse le accuse di satanismo, quando in realtà la saga di Harry e dei suoi amici altri non è che la riproposta dell’eterno conflitto tra il bene e il male, oltre che una storia di formazione e crescita su modello dei grandi romanzi ottocenteschi, Dickens in testa.
Lasciamo poi perdere le follie di odio verso la grande J. K. Rowling, esclusa dai video celebrativi per il ventennale dei film, fatta oggetto di stalking e persecuzioni e di atti idioti, come quel ragazzo che ha rifatto le copertine dei suoi libri senza il suo nome. Tutto questo per aver detto una cosa sacrosanta, che conta il sesso biologico e non il disagio psichiatrico montato ad arte dalle case farmaceutiche nella definizione di se stessi, e che la cosiddetta teoria dell’identità di genere altri non è che una forma di violenza contro le donne, che si vedono minacciate da uomini che invadono i loro spazi autoproclamandosi donne o plagiate da giovanissime da individui senza scrupoli che scambiano il giusto superamento degli stereotipi di genere nello spingerle a mutilarsi e intossicarsi nel tentativo inutile di essere quello che non saranno mai. Cara J. K. Rowling, certe cose le avevamo già imparate da André di Lady Oscar, grazie di averle ribadite.
Comunque, grazie di averci dato Harry Potter, e massimo sostegno per aver detto cose sacrosante. Ma come ha detto qualcuno, nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario. Buona visione con Harry Potter e rileggiamo anche i libri.